Quando pensiamo a un orologio che ha fatto la storia è difficile non pensare all’orologio a pendolo. Questa particolare tipologia di cronografo ovviamente non è fatta per stare al polso ma da appoggiare al muro.
Ora potremmo considerarlo più come un complemento d’arredo che come un orologio vero e proprio perché ricorda altri tempi, in cui era proprio l’orologio a pendolo a scandire le ore nelle case di tutto il mondo.
Orologio a pendolo: cos’è?
La sua principale caratteristica è che ha un quadrante a cui è collegato un pendolo e dei pesi che sono chiusi in una cassa di legno alta e sottile.
Proprio per questo motivo era conosciuto inizialmente come orologio a cassa lunga, orologio da terra oppure orologio a cassa alta. Un orologio a pendolo ha un’altezza che va da circa 1,8 m a 2,4 m. La parte che include il quadrante è realizzata in legno e si chiama cappuccio oppure cofano e il tipo di legno utilizzato per gli orologi a pendolo può essere il mogano oppure la quercia.
Come funziona un orologio a pendolo?
Il movimento del pendolo avviene grazie a una barra in legno o metallo che è applicata a un fulcro, mentre nella parte libera in basso viene applicata una massa.
A stabilire il periodo di oscillazione del pendolo e garantire quindi il funzionamento dell’orologio è la distanza che si crea tra questo fulcro e il baricentro nel tempo. La grande difficoltà di questo orologio sta però nel fatto che la dilatazione termica potrebbe aumentare questa distanza e portare l’orologio ad andare fuori tempo.
Come regolare un orologio a pendolo?
Per regolare precisamente un orologio a pendolo bisogna fare in modo che sia perfettamente a piombo.
Di solito sotto o dietro il peso del pendolo viene collocata una vite che aiuta a registrare i movimenti e permette di aumentare o diminuire la velocità di oscillazione del pendolo, per poterne regolare il movimento e garantire una maggior precisione.
Ovviamente questa è un’operazione che va eseguita molto delicatamente, perché un movimento impercettibile può portare a variazioni significative di anche 3 o 4 minuti.
Modelli recenti di orologi a pendolo
Nel tempo sono stati realizzati diversi modelli che riprendono il classico stile degli orologi: a seconda del gusto, ora sono in grado sia di emettere rintocchi o suonerie durante il funzionamento oppure essere più silenziosi, per garantire il massimo del comfort.
Allo stesso tempo anche le dimensioni sono cambiate: potrai scegliere anche modelli molto piccoli che possono misurare ad esempio 60 cm di altezza e 15 di larghezza da poter quindi appoggiare addirittura sul mobile della cucina.
Alternative al pendolo
Noi oggi abbiamo voluto parlare di un modello estremamente iconico ma ovviamente non è l’unica tipologia di orologio fisso che tu potrai scegliere.
Il meccanismo a pendolo non è per tutti perché potrebbe essere un po’ meno preciso e alle volte abbastanza ingombrante, a meno di non scegliere un modello moderno.
Per questo motivo una buona alternativa può essere il classico orologio da muro che occupa meno spazio e può essere appeso in qualunque parte della casa, adattandosi perfettamente allo stile di arredamento.
FAQs
A cosa serve l’orologio a pendolo?
L’orologio a pendolo misura il tempo che passa sfruttando l’oscillazione regolare di un pendolo meccanico.
Chi ha inventato l’orologio a pendolo?
Anche se il meccanismo si basa sugli esperimenti eseguiti da Galileo Galilei, fu inventato da Christiaan Huygens, nel 1656.
Quanto dura la carica di un orologio a pendolo?
Di solito un orologio a pendolo ha una buona riserva di carica: una volta ricaricato, può funzionare per circa 7 o 8 giorni.
Quando un orologio a pendolo si ferma?
Un orologio a pendolo si può fermare nel caso in cui la cassa si sposti: questo fermerà il pendolo e l’orologio, inoltre anche un’oscillazione eccessiva può fermare il tuo pendolo.