Acquistare un orologio è sempre un’esperienza estremamente coinvolgente e per alcuni è abbastanza stressante. Esistono infatti tantissime opzioni differente tra cui poter scegliere per il tuo orologio e spesso si rischia di perdersi nella scelta.
Un aspetto fondamentale è sicuramente quello di sapere definire con precisione a quale tipologia di orologio ci stiamo riferendo, per capire se è il modello che va bene per noi.
Oggi parleremo quindi di orologi automatici: scopriremo che cosa sono e quali sono le loro principali caratteristiche.
Orologio automatico: cos’è?
Capire che cosa sia effettivamente un orologio automatico non è poi così difficile: un orologio automatico è un orologio che si ricarica da solo, in maniera completamente autonoma.
Ovviamente l’energia necessaria per ricaricare questo orologio tiene dal movimento naturale del polso di chi lo sta indossando.
Questa particolare tipologia di orologio nasce già nel 18° secolo ma si diffonde per davvero solamente agli inizi del 20° secolo, la nascita dell’orologio da polso.
Differenze tra orologio automatico e meccanico
Se dovessimo distinguere l’orologio automatico da quello meccanico, partiremo dicendo che questi due orologi sono costruiti in maniera completamente differente l’uno rispetto all’altro.
L’orologio automatico utilizza quindi il movimento naturale del braccio per ricaricarsi in automatico. Per farlo è necessario che l’orologio sia indossato per più di otto ore al giorno.
L’orologio meccanico, invece, richiede di essere caricato in modo manuale per poter mantenere il giusto movimento nell’orologio. Rispetto all’orologio automatico, quello meccanico è molto più sottile e quindi anche più leggero.
Perché l’orologio automatico si ferma?
Può capitare, per diverse ragioni, che l’orologio automatico si fermi: un colpo troppo forte, infiltrazioni di acqua oppure scarsa pulizia sono solo alcune delle cause che possono far fermare l’orologio automatico.
Ovviamente possono esserci anche problemi a livello proprio di movimento meccanico, in questo caso è necessario portarlo da un’orologiaio esperto.
Infine un orologio automatico può fermarsi anche per un movimento del polso che non viene eseguito in quantità sufficiente per far ricaricare la molla: una vita troppo sedentaria potrebbe diminuire notevolmente la quantità di movimenti del polso e quindi far fermare l’orologio automatico.
Quanto dura la carica di un orologio automatico?
Stabilire nello specifico quanto può effettivamente durare la carica di un orologio automatico non è poi così semplice, in quanto questo è un fattore che varia da un modello all’altro.
In linea di massima possiamo comunque dire che un orologio automatico ha una carica che dura tra le 30 e le 50 ore, anche se alcuni modelli di ultima generazione possono addirittura mantenere la loro carica e anche più di 60 ore.
Ovviamente stiamo parlando di condizioni ottimali, in cui quindi l’orologio è in grado di accumulare la quantità di energia adeguata in maniera costante.
Quanto perde un orologio automatico al giorno?
Nel momento in cui scegli un orologio meccanico automatico devi ovviamente tenere in conto che ciascuno di essi ha una particolare tolleranza.
Questo significa che il tuo orologio andrà a perdere una certa quantità di secondi ogni giorno, è una cosa normale entro certi limiti.
Possiamo dire in media che un orologio che perde o guadagna dai 4/6 secondi, fino ai 10 secondi può essere considerato preciso.
Oltre ai 20 secondi è consigliata invece una visita dell’orologiaio.
Come si carica un orologio automatico?
Considerando che stiamo parlando di un orologio automatico, caricarlo è davvero molto semplice, tutto quello che devi fare è semplicemente indossarlo.
Ci sono però alcuni casi in cui è necessario utilizzare la carica manuale. Questo avviene in una situazione in cui ad esempio la carica è stata esaurita e l’orologio fermo da diverso tempo.
Ovviamente tutti gli orologi automatici sono comunque dotati di corona per la carica e possono quindi anche essere caricati in modo manuale.
La cosa importante da ricordare è che la rotella va tirata sempre in senso orario, evitando di farlo togliendo dal polso, senza forzare il fine corsa della corona.
Come si conserva un orologio automatico?
Come avrai ormai capito questi orologi sono davvero molto fragili e per conservarli nel modo giusto dovrai seguire determinate precauzioni.
Le più comuni richiedono di tenere l’orologio in un luogo che non sia umido e lontano dalla luce diretta del sole. Evita di lasciarlo vicino a strumenti elettrici che utilizzano campi magnetici, che potrebbero influire sulla precisione dell’orologio.
Infine cerca di tenere l’orologio lontano da luoghi che hanno odori forti come acidi e alcali, naftalina o scatole che odorano di canfora. In questo modo potrai evitare che l’olio lubrificante possa reagire chimicamente e scolorire il quadrante.